Quattro chiacchiere con Kyber

Vi presentiamo l’intervista ai Kyber, duo elettronico laziale con una partecipazione a X Factor nel proprio curriculum e che ha pubblicato di recente il nuovo singolo Ebano.
Ciao ragazzi e benvenuti. Ebano sancisce il vostro ritorno, quanto tempo fa è stata scritta e cosa ha in comune rispetto alle vostre produzioni precedenti?
Ciao! Ebano in realtà è stata scritta relativamente di recente, circa 4 mesi fa. In comune con i brani precedenti ha sicuramente le tematiche, la solitudine e l’incertezza possono essere trovate anche nel singolo “La Notte”.
Raccontateci di più sull’immaginario visivo e tematico del brano!
Il protagonista si chiede se è l’unico ad aver paura di crescere o di cambiare in peggio, senza avere più il tempo di perdersi nelle piccole cose come un paio di occhi color ebano.
La scelta del vostro nome d’arte da cosa deriva?
Il Kyber è il cristallo che dà vita alle spade laser nel mondo di Star Wars. Ci piaceva poter essere rappresentati da un oggetto così piccolo ma allo stesso tempo potente, proveniente da un mondo fantastico che ha cresciuto milioni di persone.
Progetti futuri?
Vorremmo pubblicare più brani e soprattutto ricominciare a suonare live.
Il ritorno dei Kyber, duo innovativo e con un’identità molto forte, con il singolo Ebano, un dialogo con le proprie paure di fronte a un ostacolo che riteniamo insormontabile, che sia una relazione difficile da gestire o un sogno da realizzare, con il fallimento che avviene a priori non agendo e con una lotta continua tra l’ansia, il desiderio di fuggire da una parte e rischiare da un’altra. Si resta ancorati a un ricordo che ci tieni vivi e al bisogno di nascondersi in un abbraccio per trovare la pace rispetto al mondo esterno così privo di affetto e di calore, al punto da portarci a chiudersi in noi stessi.
Si canta la nostalgia nello specchiarsi in occhi neri che mostrano tutte le insicurezze di un’età in cui si combatte per ottenere l’indipendenza che comporta però l’assumersi le responsabilità del mondo adulto. Un addio e la speranza che sia solo un arrivederci, che la porta del proprio cuore continui a bussare ed essere aperta con la chiave giusta, dopo che il lucchetto è stato affisso fino a data da destinarsi.
Un invito a confidare le proprie debolezze senza il timore di essere giudicati ma la certezza di essere compresi in una storia in cui dormire accanto a quella persona costituiva la cura per una malattia che adesso distrugge un uomo e lo rende inerme di fronte al peso della solitudine.
L’elettronica, le chitarre riverberate e la voce calda di stampo soul si confermano la cifra stilistica del sound del gruppo che continua la ricerca tematica di sentimenti generazionali fondati su emozioni difficili da gestire e da analizzare. Adesso non è facile trovare la via di uscita ma il silenzio prevale sulla necessità di un confronto e di una riconciliazione. Un lampo da non spegnere nel buio della notte per una canzone intima ambientata in un’atmosfera di penombra.
Bio
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I Kyber sono Marco Scherzo e Giacomo Orlando. La band nasce come duo acustico ma successivamente, la necessità di scrivere e produrre pezzi inediti. Ad aprile 2018 esce il primo singolo “Stuck”, seguito da un EP. La band partecipa nel 2019 alla tredicesima edizione di XFactor, fermandosi agli Home Visit di Berlino. Dopo l’eliminazione dal talent i Kyber pubblicano il singolo “Hurt”. Dal 2019 la band cambia rotta e inizia a pubblicare anche singoli in italiano, escono così i brani “Tutte le lacrime del mondo”, “La Notte”, “Forse un Giorno” e l’ultimo singolo “Iene”. Nel 2023 un nuovo capitolo che si apre con “Ebano”.
a cura di
Redazione