Giorgia Soleri dice addio ai social: “basta con chi nega e sminuisce il mio dolore”

Giorgia Soleri dice addio ai social: “basta con chi nega e sminuisce il mio dolore”

Dopo le numerose critiche verso la sua malattia cronica Giorgia Soleri chiude i profili social per combattere gli haters

La potenza dei social alle volte è disarmante. Ciò che ci spinge ad aprirli è molto spesso legato al fine di raggiungere persone in qualunque parte del mondo e aver un mezzo istantaneo per veicolare e nostri pensieri. Giorgia Soleri è sempre stata brava nel saperli sfruttare per informare e dare sostegno a donne vittime della sua stessa condizione. Da anni infatti l’influencer, scrittrice e modella soffre di endometriosi e vulvodinia, malattie croniche che possono rendere problematiche persino le attività quotidiane. Queste problematiche femminili colpiscono circa il 15% delle donne in Italia, anche se sono ancora poco conosciute e spesso minimizzate. È proprio per questo motivo che l’influencer si è trovata costretta, dopo uno sfogo sui social, a chiudere i suoi profili. Stanca di sentirsi attaccata per la sua malattia dice:

“Io una malattia cronica, non la augurerei nemmeno al mio peggior nemico, ma ammetto che vorrei farvi provare 10 minuti del mio dolore”.

“Non neghiamo il tuo dolore, ma tienilo per te che abbiamo giá i nostri problemi”, “Sei depressa per cosi poco?”. Questi sono solo un assaggio delle tante critiche nei suoi confronti con l’accusa di volere solo un po’ di visibilità in più. Critiche che rispecchiano anche la disinformazione medica e la difficoltà nella diagnostica. Soleri infatti ci informa che:

“Per chi soffre di vulvodinia, endometriosi, fibromialgia, cistite interstiziale dare un nome alla malattia è una liberazione perché passi anni a dire di avere certi dolori, senza sapere cosa siano. Il 99 per cento delle persone, tra amici familiari e personale medico, crede che tu non abbia nulla. Vieni delegittimata nel tuo dolore. È quasi una vergogna provarlo. Pochissimi ambulatori sono in grado di fare una diagnosi e prendere in cura i pazienti. Occorre un approccio multidisciplinare, ti trovi sola, spaesata, senza capire a chi rivolgerti e dove, con una notevole spesa economica”.

Instagram e Twitter sono stati i fedeli accompagnatori dell’influencer nel portare avanti la sensibilizzazione, fino a portarla a presentare la proposta di legge per il riconoscimento alla vulvodinia e la neuropatia del pudendo, depositata alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica.

Colpita nuovamente dai commenti negativi, Giorgia Soleri si sfoga sui social raccontando della notte insonne e di come la sua malattia l’abbia costretta a rinunciare ad alcuni impegni, sottolineando il dolore fisico, ma anche emotivo nel dover continuamente giustificare il suo malessere a persone che peccano di solidarietà ed empatia.

L’accumulo di malessere ha spinto così l’influencer ad annunciare la decisione di chiudere i suoi social e prendersi una pausa dalle critiche.

“Mi dispiace non essere un esempio di virtù, accettazione della malattia e tutela del corpo, sono solo una persona malata che (a volte) non ce la fa più. (…) Sì, c’è chi sta peggio, chi oltre alla malattia ha un lavoro full time e una famiglia, chi non può curarsi, io sto provando a fare la mia parte per cambiare questa situazione e ottenere tutele ma questo purtroppo non cancella il mio dolore e non lo silenzia. Brave le persone che riescono a fare di più di me con più dolore e più impegni. Io non riesco e a volte avrei solo bisogno di urlare basta”.

a cura di
Rebecca Puliti

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Rebecca Puliti

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