Sam Smith vittima di bodyshaming: una costante lotta contro gli stigma

Sam Smith vittima di bodyshaming a seguito dell’uscita del singolo “I’m Not Here To Make Friends”
Sam Smith ha subito un’ondata di commenti grassofobici sul look iconico che ha deciso di indossare per il videoclip del suo nuovo singolo ‘I’m Not Here To Make Friends’.
L’outfit prevede un corsetto basso che lascia scoperto il petto, una tiara abbinata a un paio di lunghi guanti cosparsi di diamanti e un pezzo di sotto che completa l’abbigliamento. La maggioranza dei fan sono rimasti estasiati dall’outfit regale, ma molti altri non hanno apprezzato, dichiarando il loro infondato disdegno con commenti grassofobici e omofobi su Twitter e Instagram.
Un odio infondato
Sam Smith aveva già fatto coming out come omosessuale nel 2017 e come persona non-binary nel 2019, rompendo, assieme a molti altri artisti, diversi stigma legati al mondo della musica e introducendo molte persone al concetto di persona non binaria.
Sorprendentemente una grande quantità di commenti negativi legati all’aspetto fisico del cantante sono arrivati dalla stessa comunità LGBTQ+, comunità alla quale Smith ha contribuito enormemente educando i fan su argomenti che ancora sembrano essere un taboo.
Inoltre l’artista aveva già parlato del suo rapporto col disturbo da dismorfismo corporeo al ‘The Sunday Times’, dichiarando
“I’m happier in my own skin on Gloria, I feel liberated, released from pressures I felt when I was young… My mum says that, as I’ve got older, I’ve stopped caring what people think as much. She tends to be right.”
Incoerenza e violenza figlie del patriarcato
L’outfit ‘’incriminato’’ non è più provocante rispetto a quello indossato da altri cantanti, pensiamo al videoclip di ‘Blurred Lines’ di Robin Thicke, che vedeva una Emily Ratajkowski praticamente nuda per tutta la durata del filmato.
La differenza? Sam Smith è una persona queer con un corpo non conforme agli standard di bellezza del mondo occidentale, quindi lo stesso outfit sul suo corpo crea scandalo, indignazione.
La mentalità patriarcale ha deformato la nostra visione di bellezza, incasellando il ‘bello’ in standard che in realtà non esistono e condannando chiunque provi a superare la sottile linea che si cela tra il socialmente accettabile e non.
a cura di
Staff