Alla fine del giorno l’alba scura di “Nero”, il nuovo singolo di Beatrice Pucci

Alla fine del giorno l’alba scura di “Nero”, il nuovo singolo di Beatrice Pucci

Come una stella ha bisogno del cielo, per dirla a modo suo, anche noi ormai abbiamo un disperato bisogno di Beatrice Pucci, cantautrice scoperta solo qualche mese fa (con il suo disco d’esordio “Le colline dell’argento”) che ha saputo conquistarsi definitivamente la nostra attenzione nel giro di pochissimo tempo a colpi di una musica che sembra davvero provenire, oggi come oggi, da un altro pianeta.

E forse, in effetti, è proprio così: Beatrice è un unicum, al momento, che sembra aver compreso l’importanza di porsi nei confronti della scena nazionale aggrappandosi ad una forte identità, elevandosi proprio attraverso quel processo di “auto-salvataggio” e “auto-determinazione” che manca a tanti esordienti oggi.

Indipendente, Beatrice, la è a tutti gli effetti: come già mostrato nel disco di debutto, anche in “Nero”, il suo nuovo singolo appena pubblicato, la cantautrice laziale ha curato ogni singolo aspetto della produzione e del mix (avvalendosi della partecipazione di Justin Coletti al master) nella resa finale di una canzone che vibra a frequenze che sembrano appartenere solo alla Pucci, pronta a proiettarsi, mettendosi in gioco, in ogni fibra della sua musica.

Il brano è una camminata nel bosco, un tentativo di abbracciare il buio come unico reagente necessario all’esplosione della luce: le tenebre altro non sono che i confini utili a disegnare il perimetro del giorno, e solo nell’equilibrio tra le parti si può trovare l’essenza di un’umanità, che Beatrice racconta, in cammino verso nuove e meno semplicistiche consapevolezze.

Ilaria Rapa

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