“Innocenza” raccontata da Claudia Ottavia

Innocenza è il nuovo EP di Claudia Ottavia, sette tracce che raccontano con uno sguardo dissacrante l’Italia di oggi con un’attitudine punk e una proposta musicale innovativa e spiazzante, frutto della contaminazione tra recitato, canto e contenuti con sonorità alternative pop e testi ricchi di spunti di riflessione. Ecco cosa ci ha raccontato nella nostra intervista!
Ciao Claudia, che messaggio hai deciso di lanciare con Innocenza?
Ciao e grazie mille per l’intervista. Innocenza è un brano che ha l’obiettivo di ricordarci cosa succedeva quando eravamo piccoli, da quale prospettiva guardavamo il mondo. Ricordarlo e tenere vivi quei sentimenti, quella curiosità, quell’ingenuità, a mio parere ci può aiutare a vivere meglio anche l’età adulta, spesso ricca di rotture di palle!
Ci racconti il giro per la tua città chiedendo ai passanti cosa per loro significa Innocenza?
E’ stata un’esperienza incredibile. La cosa più evidente è stata la difficoltà di rispondere a questa domanda. Alcuni non hanno proprio voluto rispondere dicendo che non sapevano cosa dire. E questo ci fa capire quanto stiamo dimenticando cosa voglia dire essere stati bambini innocenti. Il che è anche normale. Presi dalle mille incombenze della vita adulta si pensa che non ci sia più spazio per essere bambini. Invece io credo che non sia così. In età adulta siamo addirittura in grado di tutelare quel bambino (sostituendo i nostri genitori), e quel bambino è una grandissima fonte di ricchezza, creatività e bellezza e può davvero cambiare il mondo. Altri invece hanno subito associato la parola innocenza ai bambini e agli animali. Un gruppo di ragazzi di 10/13 anni, si sono divertiti a rispondere e a disegnare e sono rimasta stupita.
Ecco alcune risposte:
L’innocenza è l’anima pura (by nonna)
Innocenza è la curiosità di chiedere
Un cane
L’innocenza è non avere pregiudizi
Sei talmente innocente che mi stai sul cazzo
Una persona innocente che viene accusata di colpevolezza
La speranza
Innocenza è la privazione di esperienza di vita
Luna
Quanto incide il tuo background teatrale nel tuo progetto?
Il teatro incide sulla mia vita per forza di cose, ci sono praticamente nata. Passavo le serate in teatro a fare i compiti e a guardare mia madre e la sua compagnia che facevano le prove e imparavo tutte le parti a memoria. Credo che nel mio modo di fare musica, di scrivere i testi e di interpretarli, quasi mai in maniera uguale, ci sia molto del mio background teatrale. Quando scrivo e canto un pezzo, quasi sempre mi viene da fare voci diverse, come se fossero più personaggi quelli che vogliono parlare e dire la loro, non è mai una sola persona. Spero vivamente che, continuando a lavorarci nel tempo, questo diventi la mia chiave di originalità e il mio punto di forza maggiore. Sarebbe del tutto opportuno!
Aneddoti e info legati alla live session!
La live session è stata una bella esperienza, sicuramente ci siamo divertiti e questo era necessario perché venivamo da un periodo di prove intense e di marasma estivo. E’ stato come mettere un puntino e affermare che siamo quasi pronti per andare in live. I brani che ho scelto di mettere sono appositamente contrastanti tra loro, uno è appunto Innocenza, il succo del progetto, ciò a cui tutti i brani si riconducono, e poi Che bello lamentarsi che invece rappresenta proprio quello stile più spumeggiante, energico, teatrale che è chiave del progetto. La cosa che mi ha divertito di più è stata ballare!! Colgo l’occasione per ringraziare i musicisti e tutto il team che mi supporta, perché vi assicuro che non è semplice lavorare con me!!
a cura di
Redazione