Dannati o salvi, decide Zanna

Dannati o salvi, decide Zanna

Cosimo “Zanna” Zannelli ha messo da parte la chitarra e si è appropriato di altri strumenti per dare vita a una carriera da cantautore solista con ispirazioni e aspirazioni provenienti dalla parte più nobile della musica italiana. “Ogni possibile imperfezione” è il suo ultimo album, da cui ha tratto anche l’ultimo singolo e video, “Dannate e salve”.

Ecco la nostra intervista con lui. 

Benvenuto sulle nostre pagine, Zanna! Preparati a un’intervista un po’ atipica, in linea con le abitudini della nostra testata: allora, ma che ne sanno gli altri di che cosa sono le “Dannate e salve” del tuo nuovo singolo?

Ciao! Si parla di anime, del contesto urbano che ci rende meccanici e nevrotici, così diversi e così uguali, lontani ma seduti così vicini, nel microcosmo di un vagone.

Ma che ne sanno gli altri di che cosa hai fatto prima di diventare cantautore solista?

Chitarre in giro, per artisti anche loro così lontani e cosí vicini… Morandi, P.Pravo, Pelù, Litfiba, B.Atzei… Due album e tante belle esperienze con i Marla Singer… Due ep con I Soci che hanno fatto da premessa al mio viaggio solista.

Ma che ne sanno gli altri di “Ogni possibile imperfezione”, il tuo ultimo disco?

Spero che ne sappiano abbastanza da percepire a loro volta la necessità di abbracciare il difetto umano, come fossimo pezzi di artigianato in cui la bellezza è intrinsecamente legata all’imperfezione. Serve la poesia…Faber ci ha insegnato che dai diamanti non nasce niente, dal letame i fiori.

Ma che ne sanno gli altri di quali siano i cinque dischi capitali di Zanna?

Non so se ne ho, al momento. Si evolve, i cinque dischi capitali di 20 anni fa non lo erano già più 10 anni fa e tantomeno oggi. Di Battiato, De Andrè, Dalla, Battisti, Rino Gaetano e qualcun altro scarterei ben poco, mettiamola così.

Ma che ne sanno gli altri di cosa si nasconda, adesso, nel futuro immediato di Zanna?

Sto scrivendo molto e alcune canzoni potrebbero prendere destinazioni diverse dalla mia voce… Vedremo.

Manuel Apice

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