Che voglia di (ri)partire insieme ai Manila!

Che voglia di (ri)partire insieme ai Manila!

Ma che ne sanno gli altri di chi siano i Manila?

Beh, a ‘sto giro dobbiamo dire che, se “gli altri” non sanno ancora chi siano i Manila dovrebbero, di certo, sentirsi un po’ in colpa: i cinque ragazzacci toscani hanno da poco pubblicato un EP degno di essere annoverato tra le uscite più autentiche di questo fine estate, “collage” riuscito di un lavoro durato anni e portato avanti con identità e spirito di ricerca; “Partenze” è l’EP giusto per ritrovare la giusta benzina e rimettere in moto una macchina cardiaca (quella dei nostri cuori spossati e impauriti da una contemporaneità che terrorizza) verso un qualcosa di più adatto a noi, e alla nostra necessità di luce.

Potevamo quindi esimerci dal fare qualche domanda alla band? Ovviamente, no! Leggetevi la nostra intervista, e poi correte ad ascoltare “Partenze”… ne vale la pena. Non dite che non ve l’avevamo detto!

Benvenuti sulle nostre pagine, cari Manila! Preparatevi ad un’intervista un po’ atipica, in linea con le abitudini della nostra testata: allora, ma che ne sanno gli altri del perché ai Manila piacciano tanto le “Partenze”? A noi, solo l’idea di ripartire con settembre ci mette un’ansia incredibile…

Grazie! A noi garbano le “Partenze” perché ci sanno di cambiamento e di un nuovo inizio che può avere delle occasioni! Le persone rappresentate nelle nostre canzoni diciamo che subiscono delle “Partenze” un pochino più tristi, anche se le accettano e, non si sa mai, il bello magari inizia proprio da lì in poi. Noi nelle nostre vite reali speriamo che queste “Partenze” ci portino in luoghi bellissimi, ovviamente! Dove magari settembre non arriva mai…

Ma che ne sanno gli altri di quale sia la vera “partenza” dei Manila? Quando, dove e come nasce il progetto?

Siamo dei poppanti, abbiamo solo due anni! Beh, a dire il vero nella vita reale siamo un po’ più grandicelli… (colpo di tosse), ma ci siamo “musicalmente resettati” e, lasciati alle spalle i progetti che abbiamo avuto in passato, abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio ed eccoci qua con le nostre “Partenze”! Diciamo che questo EP incornicia i nostri tre singoli precedenti e ne aggiunge due completamente nuovi e inediti segnando un po’ la “fine della prima parte” del nostro film, ora però c’è il secondo tempo…

“Partenze” è un titolo importante, che racconta la condizione di tutti noi fermi in attesa di un colpo di vento che ci porti lontano. Ma le vostre, di partenze, sono vissute come “rinascite” o come “necessarie distanze”? In effetti, dai vostri brani, sembra di evincere che la risposta possa essere “entrambi”…

Avete colto alla perfezione infatti: entrambi. Secondo noi, a volte è necessario allontanarsi da una situazione stagnate e di stallo per potersi schiarire le idee e rinascere in meglio. Anche voi che state leggendo: se state mettendo veramente tanta passione in qualcosa che fate o in qualsiasi altra cosa come una relazione sentimentale o farcire un panino, e vedete che questa persona non è sulla vostra stessa lunghezza d’onda, proseguite per la vostra strada e verso gli obiettivi che avete (quest’ultimi possono essere anche piccolissime cose, come nel nostro caso). Non serve per forza inimicarsi o non parlare più con questa persona, basta solo chiarire insieme in tranquillità e accettare la cosa. I cambiamenti aprono davvero moltissime porte… 

Ma che ne sanno gli altri di quale sia il brano di “Partenze” che più di tutti vi ha fatto vibrare il cuore?

Guardate, ce li siamo coccolati un po’ tutti. Ogni brano per noi è un piccolo pezzo di cuore, vorremmo dire “messo nel nastro”, “messo nel disco” ma dobbiamo dire “messo nella scheda RAM del computer”. Vabbè, comunque ogni brano muove in ognuno di noi la sua emozione “personalizzata” e quando li suoniamo dal vivo proviamo per tutti e cinque i brani una grande soddisfazione. 

Ma che ne sanno gli altri di cosa significhi, oggi, essere “indipendenti”?

Vuol dire non avere il tizio che ti porta il caffè caldo nel backstage mentre ti stanno facendo trucco e parrucco, e vuol dire anche montarsi l’impianto audio da soli… a parte scherzi, vuol dire spendere un po’ di soldi (siamo seri, come accennato) e vuol dire affidarsi alle persone giuste che sappiano estrapolare il meglio dal tuo progetto, vuol dire utilizzare il più possibile i social (anche se ti stanno su quel posto) e rompere le palle ai tuoi amici perché ascoltino i tuoi brani. Se poi nasci anche in una provincia sfigata… poco ci puoi fà. No, comunque tutto sommato siamo stati veramente fortunati nel trovare le persone giuste che ci stanno davvero facendo divertire (e godere). 

Ma che ne sanno gli altri di quali siano i cinque dischi capitali dei Manila?

Casino qui, potrebbe esserci una rissa interna… allora, spariamo lì “Tante care cose” di Fulminacci, “Evergreen” di Calcutta, “Blonde” di Frank Ocean (capolavoro), “Malibu” di Anderson Paak e “Awaken my love” di Childish Gambino. 

Specifichiamo che non sono in ordine di merito, ma semplicemente elencati nell’ordine di quale prima ci sia venuto in mente.  

Ma che ne sanno gli altri di cosa si nasconda, adesso, nel futuro immediato della band? Vedremo live questo disco, oppure dovremo accontentarci dello “streaming”?

Vedrete dei live, senz’altro. Vedrete dei live perché la performance dal vivo è per noi una dimensione troppo importante e che, oltre al divertimento, ci appaga moltissimo. E speriamo anche di farvi sentire un album, tra non molto… A presto!

STAFF

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