Noi a Kashmere gli crediamo ancora

Noi a Kashmere gli crediamo ancora

Ma che ne sanno gli altri di come si faccia, anche in estate, a sentirsi a proprio agio con addosso del “Kashmere”?

Ma che ne sanno gli altri di come possa essere “fresh”, il Kashmere, e rinfrescare le afose giornate di playlist piene di tormentoni che tormentano e basta? Ma sopratutto: chi crederà più alle bugie dei nostri amici, che vogliono farci credere che non esistano alternative alla dilagante noia da hit parade che avvelena, come sempre, i mesi più caldi dell’anno?

Ecco, il talento originario di Carrara tira fuori dal cilindro un brano che, dopo l’esordio di qualche mese fa con “James Brown”, conferma tutto il potenziale di una scrittura da tenere d’occhio e con estrema attenzione.

Noi, per non perdere l’occasione buona, abbiamo deciso di fargli qualche domanda.

Ciao Kashmere, preparati ad una delle nostre solite insolite interviste! Allora, ma che ne sanno gli altri del perché dovrebbero ascoltare a tutti i costi il secondo, roboante singolo di Kashmere? Solo a leggere il tuo nome, ci vien caldo!!

Eccomi! Son ready! Avete bisogno di una botta di vita? Siete affranti per il caldo e non sapete come sopportarlo nei prossimi mesi estivi? Beh, compratevi un ventilatore, fatevi una bella doccia fredda o quel che vi pare… basta che nel frattempo ascoltiate “Chi ti crederà più”.

Ma che ne sanno gli altri del perché, in effetti, tra tutti i nomi hai scelto proprio questo? Antipatia per la lana e amore incondizionato per i maglioni di lusso??

Beh, mi chiamo Luigi Maglione. Poteva esserci alternativa? “Cardigan” e “Pullover” non mi convincevano…E poi “Kashmere” mi attribuisce una certa eleganza, no? 😅

Ma che ne sanno gli altri di come si faccia, in Italia, ad essere (come sei tu) totalmente indipendenti?

Essere indipendente è tutt’altro che semplice. In ogni caso, però, indipendenti o meno, credo che senza un team di professionisti, ognuno con il proprio ruolo, che possano aiutarti a raggiungere certi obiettivi, fare un lavoro del genere non sarebbe possibile. Io per fortuna ce l’ho e mi rendo conto dell’estrema importanza che hanno le persone fidate che ho accanto a me. Da soli non si va mai da nessuna parte. 

Inoltre, ogni artista indipendente (come me) gode di un punto di forza: la libertà di poter fare la propria musica senza essere vincolato da nessun altro parametro e senza venire condizionato da scelte altrui. Se un artista non potesse esprimersi liberamente attraverso le proprie canzoni, che artista sarebbe?

Ecco, sarai pure indipendente di persone che lavorano per e con te ne hai eccome! Ma che ne sanno gli altri da chi è composta la tua squadra artistica? A leggere le tue note stampa, siete in parecchi…

In effetti è proprio così, e ne sono proprio felice, perché lavorare con dei professionisti e degli amici come quelli con cui collaboro non soltanto ti permette di gestire a 360 gradi un progetto musicale come il mio, senza tralasciare neanche un dettaglio, ma ti concede anche la possibilità di crescere quotidianamente, ricevere tanti consigli preziosi e maturare sia a livello umano che artistico ogni giorno che passa. Oltre ad essere contento, devo dire di essere davvero fortunato.

Ma che ne sanno gli altri di qual’è stata la bugia più assurda alla quale hai creduto?

Quando ero piccolo e vivevo in Toscana, mia nonna non voleva che io e miei cugini andassimo in cantina, perché aveva il terrore che potessimo cadere dalle scale. Perciò, era riuscita a farci credere che sotto ci fosse un lupo mannaro che lei, forse per sdrammatizzare, aveva nominato ridicolosamente “Bau Bau”. Vi assicuro che in cantina non ci ho mai messo piede!

Ma che ne sanno gli altri di cosa succeda quando smetti di credere alle parole di una persona? Insomma, ma che ne sanno gli altri di com’è nata “Chi ti crederà più”, il tuo ultimo singolo?

Se smetti di credere alle parole di una persona, evidentemente è perché questa persona ha tradito più volte la tua fiducia. Perché quindi doversi fermare a riflettere se le cose possono funzionare ugualmente? Senza fiducia, nessun rapporto interpersonale può avere vita lunga. Perciò, tanto vale uscire da loop tossici come quello raccontato in “Chi ti crederà più” e puntare lo sguardo dritto verso nuovi orizzonti.

Ma che ne sanno gli altri di quale sarà l’outfit estivo di Kashmere, ora che i maglioni sono diventati “fuori stagione”?

Con il caldo non resisto neanche io: una t-shirt colorata, dei pantaloncini corti e un paio di scarpe rigorosamente funky (quelle non possono mancare), sperando che la sera rinfreschi, in modo da poter mettere almeno un golfino (ovviamente in cashmere, che ve lo dico a fa’)

Ma che ne sanno gli altri di quando sentiremo di nuovo parlare di te? C’è qualche live in vista?

Certo che si! Per il momento, posso dire di aspettarvi al Barlume di Carrara questo 16 luglio, ma le date sono in aggiornamento (e alcune sono già state fatte).

A presto amici di Machenesannoglialtri!

STAFF

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