Le cose perse da Montegro sono le stesse che hai perso anche tu (almeno una volta nella vita)

Ehi ehi ehi, ma chi è questo Montegro, che oggi ci è entrato nelle nostre cuffiette e sembra non volersene staccare più?
Sarà il sorrisone sornione (oddio, dalle foto quel sorriso non si vede così tanto…) da cantautore tutto coccole e cuore spezzato, saranno le pieghe recondite del mio cuore che si aprono ad ogni “fotografia” scattata dai pezzi di Daniele, sarà che Montegro è uno che – perdinci! – le canzoni le sa scrivere, e sa farlo senza propinare lo stesso tema, lo stesso giro, la stessa solfa dei suoi millemila colleghi musicisti. Almeno, finora! Lasciamogli il “maleficio” del dubbio, che sappiamo non poterlo scalfiggere: se hai l’urgenza, hai l’urgenza… ci siamo capiti?!
Oggi vede la luce il nuovo singolo di Daniele, il secondo nel giro di così pochi mesi, utile a spianare la via verso un disco d’esordio che – c’è da dirlo – nasce certamente sotto una buona, buonissima stella. Se date uno sguardo al CV di Montegro, potreste stupirvi di quanta strada ha già fatto il cantautore di stanza a Roma, frequentando gli ambienti giusti e lavorando braccio a braccio, testa a testa con gente mica da poco (leggi: Max Gazzé). Ecco perché, il disco che verrà, sembra già essere attesa da tanti, o quantomeno da quelli giusti: ebbene sì, tra i giusti rientriamo anche noi!
“Quello che non ti ho mai detto” è un singolo che, in quanto tale, sembra essere costruito appositamente per fare breccia sin dal primo ascolto: su un giro armonico che ricorda i gloriosi Settanta, Peppino di Capri e le canzoni d’amore come si facevano una volta, Daniele intelaia un testo che mette a nudo le fragilità aprendo le porte alla consapevolezza che tempus fugit, e a Roma abitano troppe persone per sperare di uscire di casa e ritrovare gli occhi che hai perso. Insomma, morale della favola: se ad una cosa, ad una persona ci tieni non fartela scappare, o potresti finire disperato come il buon Montegro.
Disperato, ma con una straordinaria capacità di trarre il meglio dal peggio: ad esempio, scrivendo canzoni.