“Mea Culpa” se ancora non conoscevamo SCICCHI

“Mea Culpa” se ancora non conoscevamo SCICCHI

SCICCHI è uno dei nomi più caldi (wow!) della nuova scena nazionale: sorrisetto sghembo di chi sa che ogni marachella gli verrà perdonata, il giovane rampollo di La Clinica Dischi ha dimostrato nel corso degli ultimi mesi di avere la tempra giusta per giocarsela alla pari con nomi riveriti dalla Gen Z; il suo singolo precedente, tra l’altro, l’ha registrato tra La Spezia e Roma, lavorando alla Forum di Ennio Morricone per le parti d’archi del brano (molto bello, ascolto consigliato, ve lo lasciamo qui sotto).

Insomma, un giovinastro con le idee chiare, eccome! Potevamo quindi esimerci dal fargli qualche domanda, alla luce della pubblicazione del suo ultimo singolo “Mea Culpa”? Beh, la risposta è ovviamente “no”! Beccatevi ‘ste insolite domande a SCICCHI, in pieno stile “machenesannoglialtri?!”.

Bentrovato su Machenesannoglialtri, Scicchi! Raccontaci chi sei, quali sono le cose che ti piacciono di più al mondo e quali invece che detesti e proprio non riesci a sopportare.

Ciao! Sono Scicchi, classe 02’ e vivo a Tarquinia, vicino Roma. Una delle cose che mi piace più fare è appunto, suonare, scrivere o semplicemente ascoltare la musica. Amo viaggiare, e fare serata. Invece le cose che più detesto le racchiudo in una sola parola, ansia.

Bene, ma che ne sanno gli altri di come ti sei avvicinato la prima volta alla musica? 

Mi sono avvicinato la prima volta alla musica grazie ai miei genitori che la ascoltavano sempre, infatti durante i viaggi o a casa si ascoltava sempre qualcosa. Ricordo che mio padre mise in tv una cassetta dei Queen e me ne innamorai. E così prima di iniziare la prima media, i miei mi regalarono la mia prima chitarra. 

Il primo ricordo di te su un palco. 

Facevo la terza media e avevo una band insieme a dei miei amici, era la prima volta che salivo su un palco, avevo un sacco d’ansia e il jack della chitarra non funzionava, vi lascio immaginare come sia andata.

Arriviamo al presente: ma che ne sanno gli altri del perché hai scritto un pezzo come “Mea Culpa”, in cui sembri chiedere perdono (ma anche no)?

Avevo appena rotto con una mia ex quando l’ho scritta, e in momenti come questo sono solito inglobarmi colpe che non sono mie o che magari mi creo da solo, appunto cercando di guardare le cose con oggettività (o come dico nella canzone: “in terza persona”) si finisce sempre per auto incolparsi.

Sei passato dal precedente singolo, di stampo chiaramente pop, ad un brano che invece pare ammiccare più alla trap. Ma che ne sanno gli altri di quale sia la vera direzione musicale di Scicchi?

Ho sempre pensato di non volermi dare una direzione musicale, mi piace fare tutto senza darmi limiti, penso più a cercare un autenticità musicale in cui sono io e basta, qualunque cosa faccia. E poi le categorie o i generi sono troppo limitanti oramai, viviamo in mondo colorato, perché limitarsi a un solo colore?

Salutiamoci con un consiglio: ma che ne sanno gli altri di quali siano i tre dischi preferiti di Scicchi?

In realtà non ne ho, vado a momenti, ma per ora ascolto quasi sempre in loop: “That’s The Spirit” dei BMTH, “FARSI MALE A NOI VA BENE” dei bnkr44 e “Circles” di Mac Miller. Ciao!

Ilaria Rapa

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