Ballare (nella realtà) con il “Mondo Virtuale” di Federico Cacciatori

Ah, come ci piace scoprire nuova musica che possa rimbalzarci in testa e – perché no? – darci uno scossone ai fianchi, facendoci ribaltare sulla pista e rotolare sul dancefloor?
Siamo fin troppo assuefatti da musica che si consuma ancora prima di premere play, senza lasciare dietro sé altro che non siano rumori di sottofondo: ecco perché scoprire Federico Cacciatori, musicista e batterista toscano, è stato un modo per ovviare al solito uso e abuso di singoli radiofonici tradizionali per buttarci tra le braccia (e i sintetizzatori) di una proposta diversa, inusuale.
“Mondo Virtuale” è un brano che esplode nello stomaco, prima che nella testa, obbligando l’ascoltatore a muovere piedi, braccia, mani e cuore: e allora scendiamo in profondità nella musica di Federico, alla ricerca del “mondo interiore” che denota la poetica del musicista.
Federico Cacciatori, batterista e compositore toscano con un discreto numero di brani all’attivo: questa non è di certo un’intervista come le altre, quindi preparati! Allora, partiamo dall’inizio: ma che ne sanno gli altri di quale sia la vera vita di Federico Cacciatori?! Raccontaci la tua routine giornaliera!
Sveglia la mattina presto, salgo sul treno e mi avvio verso il conservatorio dove sto fino all’ora di pranzo, mangio qualcosa velocemente, e via verso la splendida scuola di musica (Ass. Degni Di Nota) dove lavoro sia come insegnante di batteria che di musica d’insieme. Finite le lezioni torno a casa, ceno e poi mi infilo nel mio home studio dove passo la serata o addirittura la nottata a scrivere.
Ma che ne sanno gli altri di quali erano, quando eri piccolo, i tuoi principali riferimenti musicali? Quanti sono rimasti tali e quali, invece, oggi ricordi magari anche con un certo imbarazzo?
I riferimenti musicali principali di quando ero piccolo me li ha trasmessi mio babbo ed erano, sono e rimarranno i Pink Floyd e infatti, non li ho mai persi, ma crescendo, nel tempo ascoltando molta musica ne ho trovati di nuovi, che per adesso non hanno la stessa prevalenza delle mie radici, solo il futuro riuscirà a dirmi se questi saranno all’altezza degli altri.
Ma che ne sanno gli altri di come si faccia, oggi, ad essere musicisti e non morire di fame? L’abbiamo buttata giù forse con troppa violenza, ma è anche vero che i tempi non sono dei migliori…
Non sono d’accordo che i tempi non siano dei migliori, qualsiasi artista può fare diventare una propria canzone virale con gli infiniti mezzi che ha a propria disposizione, una volta bisognava fare la così chiamata gavetta, oggi la carriera di un artista diventa tale senza nemmeno accorgersene, è tutto più veloce. Quindi, per non morire di fame sicuramente non consiglierei a nessuno di intraprendere la strada della musica e dell’arte in generale, ovviamente scherzo, non c’è cosa più bella di trasmettere la propria arte alle altre persone in giro per il mondo.
Nei tuoi brani, in qualche modo finisci sempre con il “parlare” di mondi altri, che si celano o nello spazio o al di là del muro tecnologico… Avverti forse una forte necessità di fuga dal reale?
Ammetto che a volte mi piacerebbe fuggire dalla realtà anche se poi per fortuna o per sfortuna con la realtà ci devo convivere, credo che debbano esistere delle piccole vie di fuga della realtà e questi possono essere comodi nel momento in cui la realtà ci riserva delle complicazioni.
Ma che ne sanno gli altri di quello che Federico vedeva davvero nel suo visore, mentre ballava come un matto nel suo ultimo videoclip?
In realtà non vedevo nulla, però sentivo ad un valore smisurato di decibel “Mondo Virtuale”.
Ma che ne sanno gli altri di quali sono i gusti di gelato preferiti da Federico Cacciatori.
Cioccolato bianco e il gelato al cheesecacke.
Ultma domanda, pazza come le altre: ma che ne sanno gli altri quando uscirà il nuovo disco di Federico Cacciatori? Oramai hai inanellato numerosi singoli, dal tuo primo EP in poi…
Spero entro la fine del 2022!