“Fra le dita” come la musica di Mc Flava

Mc Flava ha da poco pubblicato il nuovo singolo “Fra le dita”, un racconto autobiografico che evoca in modo particolare la necessità di lasciare la propria terra, la Sicilia, per ottenere riconoscimenti artistici. Un argomento questo che ci ha particolarmente colpito, motivo per cui abbiamo deciso di intervistarlo: ecco cosa ci siamo detti!
Ciao Flavio. La tua si può dire che è una vita dedicata e incentrata sulla musica. Hai un percorso lungo e molto variegato. Ti va di riassumercelo?
Il mio percorso artistico inizia nel 96, all’età di 10 anni, feci un provino per il coro delle voci bianche del teatro Massimo che passai con il massimo dei voti.
A 17 anni decisi di cambiare totalmente genere diventando il frontman di varie band Heavy metal locali, una di queste si chiamava TRINAKRIUS grazie alla quale ho girato il mondo (Germani, Grecia, Giappone, etc).
Nel 2009 ho partecipato a X-Factor con un gruppo vocale e nel frattempo mi diplomavo al C.E.T di Mogol come interprete musicale.
Nel 2014 ho preso la decisione di intraprendere un percorso da solista e nello stesso anno sono stato finalista del Festival di Castrocaro aggiudicandomi il terzo posto. Oggi porto avanti questo progetto in cui credo molto e che rispecchia totalmente il mio modo di essere e le mie attitudini musicali.
Il tuo ultimo progetto invece porta il nome di MC Flava, che genere e messaggio porti avanti?
Non mi piace classificare il mio progetto per genere, mi trovo sempre in difficoltà quando mi fanno questa domanda perché realmente la mia musica segue, ed è riflesso del mio stato d’animo, la mia ultima uscita (FRA LE DITA) l’hanno classificata TRAP ma realmente è molto contaminata dal mio passato canoro, io penso solamente a trascrivere il mio vissuto cercando di portare all’ascoltatore un messaggio ben preciso: La passione, il disappunto, la vita che stiamo vivendo … insomma cerco di raccontarmi per poter emozionare qualcuno che si rivede nella mia scrittura.

Sei anche insegnante di chitarra, qual è il consiglio più grande che ti senti di fare ai tuoi alunni?
Non sono un insegnate di chitarra, la suono per come suono anche la batteria e il basso, ma solo per cultura musicale personale, penso che un cantante sia più completo e più performante se ha la capacità di suonare qualche strumento.
In verità insegno canto e la prima regola che insegno ai miei allievi è quella di essere sempre se stessi … cerco di forgiare in loro l’attitudine e di spronarli alla creatività … non voglio allievi preparati per il karaoke del sabato sera in pizzeria, bensì li preparo inculcandogli in testa un progetto ben più grande e di prospettiva.
I giovani hanno bisogno di credere in qualcosa!
Fra le dita è il tuo ultimo singolo. Canti la tua scelta di rimanere in Sicilia e di cercare di fare musica lontano dai fari e dalle possibilità delle grandi città. Non ti penti di questo?
Io canto la mia vita, canto la mia terra, canto tutto ciò che mi circonda, nel bene e nel male questa SICILIA mi ha aiutato e se oggi ho fatto della mia passione il mio lavoro è anche grazie a lei. Che sia chiaro, se dovessi fare il salto di qualità sarei disposto a viaggiare e stabilirmi in altre città ma non voglio andare all’avventura. Non sono un tipo che si pente, le mie decisioni sono sempre ponderate.
Tre canzoni che stai ascoltando spesso in questo momento!
3 canzoni troppo riduttivo ma posso dirvi 3 artisti che sto ascoltando per adesso… Blanco, Sia e Salmo.
Hai anticipato sui tuoi social che presto uscirà un nuovo singolo, ci puoi fare alcuni spoiler?
Pochi giorni fa ho chiesto ai miei follower, tramite un sondaggio Instagram, se secondo loro il prossimo brano sarebbe stato più ignorante o più impegnato rispetto a “FRA LE DITA” … risponderò loro
in questa intervista: Sarà molto più impegnato e soprattutto (per la gioia dei miei fans più accaniti) molto più cantato.
Un brano che racconta una brutta ferita d’amore e che mi vedrà emotivamente molto fragile.
Ogni volta che canto questo brano mi sale un magone in gola allucinante, ma sono sicuro di mettermi totalmente a nudo agli occhi del pubblico regalandogli (a mio modestissimo parere) una delle mie più belle composizioni artistiche.
a cura di
Redazione